La comunicazione scientifica parte dalla conoscenza. Per questo nel Master sono stati inseriti dei focus sulle maggiori tematiche attualmente di interesse pubblico:
FOCUS 1: Gli OGM in Medicina e in ambito agro-alimentare

Citando dal sito del Ministero della salute: “Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo, diverso da un essere umano, in cui il materiale genetico (DNA) è stato modificato in un modo differente da quanto avviene in natura, con l’accoppiamento e la ricombinazione genetica naturale. L’applicazione delle moderne biotecnologie permette di trasferire tratti di geni selezionati da un organismo all’altro, anche di specie non correlate, per esempio tra batteri e piante” (https://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=1180&area=sicurezzaAlimentare&menu=ogm). L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) delle Nazioni unite ha appoggiato gli organismi geneticamente modificati (OGM) a patto che la biotecnologia sia sostenuta dai fondi del governo più che dalle multinazionali se è volta a beneficiare i paesi in via di sviluppo. Questa relazione della FAO ha contribuito ad inasprire la controversia sugli OGM (https://cordis.europa.eu/article/id/22045-un-report-adds-fuel-to-gm-controversy/it). Tra i campi di applicazione degli organismi geneticamente modificati rientra anche la medicina. I farmaci biotecnologici, ovvero quelli che sono prodotti attraverso le moderne biotecnologie, usano solitamente la tecnica del DNA ricombinante. Tra gli OGM ottenuti in questo modo, l’insulina. L’insulina è stato il primo farmaco ricombinante di cui sia stato autorizzato l’uso terapeutico: la Food & Drug Administration (FDA) l’ha approvato nel 1982 e immediatamente dopo è seguita l’autorizzazione da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

 

FOCUS 2: Il Microbioma

Il microbioma umano è l’insieme di microrganismi che convivono in simbiosi con le cellule umane e di tutti i loro geni. Negli esseri umani si trovano tra le 500 e le 1000 specie differenti di microrganismi, rappresentati in prevalenza da batteri e in misura inferiore da funghi e virus, che colonizzano tutte le superfici del corpo esposte all’ambiente: pelle, vagina, vie aeree e tratto gastrointestinale. Negli ultimi anni l’attenzione dei ricercatori si è concentrata proprio sull’intestino, dove risiede la popolazione microbica più grande e variegata: il numero totale dei batteri intestinali è circa 10 volte superiore al numero di cellule che costituiscono l’intero corpo umano. Il microbioma svolge una funzione protettiva, di mantenimento e regolazione della funzionalità della barriera intestinale e modula il sistema immunitario. La disbiosi é in stretto rapporto con alcune malattie autoimmunitarie, come l’artrite reumatoide e il morbo di Crohn. Alterazioni nella simbiosi tra microbioma e organismo possono essere associate o contribuire allo sviluppo di obesità, diabete e allergie.

FOCUS 3: Antartide e cambiamento climatico – Le microplastiche nei mari

L’oceano Antartico e l’Antartide hanno un ruolo centrale per il clima terrestre e gli ecosistemi marini. L’oceano Antartico assorbe circa tre quarti dell’eccesso di calore globale e quasi un terzo delle emissioni di CO2 catturate da tutti gli oceani. I cambiamenti climatici rischiano però di compromettere questi equilibri. Secondo gli scienziati tra il 1989 e il 2018 l’Antartide si è riscaldata di 1,8 gradi centigradi, tre volte più della media globale. Come effetto, il ghiaccio marino è diminuito rapidamente con conseguenze sull’ambiente terrestre ma anche su quello marino. La presenza di microplastiche nei mari é causata dalla produzione di plastiche non riciclabile a livello industriale. Il termine microplastica si riferisce alle dimensioni: particelle che hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri. La loro pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente è dimostrata da diversi studi scientifici, i danni più gravi si registrano soprattutto negli habitat marini ed acquatici dove le microplastiche vengono ingerite ed accumulate nel corpo e nei tessuti di molti organismi tra cui pesci, mammiferi marini.

 

FOCUS 4: Le terapie geniche

Trattare le malattie mirando direttamente alle sue basi genetiche, andare, cioè, a fornire all’organismo una copia corretta del gene difettoso o un altro gene che possa compensarne il malfunzionamento nelle cellule colpite dalla malattia, é alla base della terapia genica. Dopo anni di ricerche, di confronti con le commissioni etiche e di battaglie contro i pregiudizi, alcune malattie hanno trovato la loro cura proprio nella terapia genica. Ne sono un esempio la beta talassemia (per i pazienti trasfusione-dipendenti), le forme precosi di adrenoleucodistrofia, la sindrome di Wiskott-Aldrich, la leucodistrofia metacromatica ed altre malattie rare e gravissime (https://www.telethon.it/cosa-facciamo/terapie-e-diagnosi/terapie-avanzate/terapia-genica).